Infuso, tisana, decotti e macerati: tutte le differenze!

Infusi tisane decotti e macerati facciamo chiarezza

C’è differenza tra tisana e infuso?

Navigando per la rete, capita di imbattersi in termini usati erroneamente, spesso intesi come sinonimi anche se sinonimi proprio non sono.

Vogliamo illustrare quali sono le differenze fra i termini “tisana”, “decotto” ed “infuso” per iniziare.

I siti che trattano “salute e benessere” a tutto tondo, senza essere un sito specializzato sulle tisane, spesso più per comodità che per negligenza, interpongono parole con significati differenti.

Tisane, che cosa sono

Iniziamo con il dire che cos’è una tisana in poche semplici parole. Le tisane: sono bevande che si ottengono utilizzando come solvente (cioè come materia prima per far cedere i principi attivi) l’acqua! Ecco svelato che cos’è una tisana.

Ora però possiamo utilizzare tre metodi per ricavare la tisana: la decozione, l’infusione, e la macerazione, tutti e tre i metodi richiedono la filtrazione prima di poter essere bevute.

Decozione: l’arte del decotto

Il decotto si prepara generalmente mettendo le droghe (qui scopri le parti delle piante utili per i decotti) in acqua fredda portandola in ebollizione in recipiente chiuso, lasciando il contenuto in ebollizione per un determinato tempo.

La decozione avviene portando ad ebollizione il contenuto del recipiente, solitamente un pentolino, a fuoco lento per un tempo che varia tra i due e i quindici minuti a seconda delle modalità preposte per le piante officinali incluse.

Al termine della preparazione, si lascia raffrescare la bevanda ottenuta per dieci minuti e si filtra il contenuto.

La decozione è un tipo di estrazione di principi attivi ed aromi particolarmente indicata per le piante officinali più dure oltre che per semi e radici.
Risulta fondamentale però non fare decotti di piante i cui principi attivi siano termolabili, cioè sensibili all’eccessivo calore.

Macerazione: estraiamo i principi attivi

Il macerato è un preparato liquido che necessita di lungo tempo per la preparazione!

La macerazione, l’azione di lasciar macerare le droghe, è un’operazione di solubilizzazione che consiste nel mettere in acqua le sostanze (nel nostro caso le parti delle piante interessate) per poterne estrarre determinati componenti.

Le parti della pianta utilizzate per creare il macerato, devono essere lasciate a riposare in acqua fresca (quindi evitiamo il frigorifero, l’acqua sarebbe troppo fredda) per un periodo di tempo che va da una notte a diversi giorni.

Infuso ed infusione

L’infusione è una tecnica di estrazione dei principi attivi molto usata in erboristeria ed è la tecnica più comunemente usate per fare le tisane.

A seconda dell’infuso che si vuol preparare si utilizzano parti diverse della pianta: si possono infondere fiori, frutti e foglie.

Per la preparazione di un infuso bisogna attrezzarsi con dell’acqua bollente che verrà versata sulle parti di pianta precedentemente preparate in una tazza. Ol tempo di infusione è variabile, generalmente si parla di qualche minuto.
Una volta lasciato in infusione, la bevanda ottenuta viene filtrata (questo articolo spiega come si può filtrare una tisana) e poi bevuta, calda tiepida o fredda.

Il punto sulle tisane

In erboristeria viene definita tisana qualsiasi preparazione liquida ottenuta per infusione, decozione e macerazione alla cui base ci sia un agente estraente (l’acqua) e delle droghe vegetali (le parti di piante officinali).

Solitamente ciascun componente delle tisane mira ad avere un’azione benefica sull’organismo.
Ricordiamo che a causa di possibili problemi di interazioni sfavorevoli che possono insorgere, si sconsiglia di comporre qualsiasi tisana con più di cinque piante differenti.

Speriamo di aver chiarito la maggior parte dei vostri dubbi sull’argomento tisane! Adesso sapete che i decotti, infusi e macerati non sono altro che diversi modi per preparare le tisane.